ESSERE CONIUGI E GENITORI: TRA SFIDE E GIOIA. (con video)
Dalla nascita della coppia alla formazione della famiglia con l’arrivo dei figli, la coppia coniugale è di continuo sottoposta ad eventi di cambiamento critici, che chiameremo compiti di sviluppo, in quando sfide tese al superamento di una fase per il raggiungimento dello stadio successivo più maturo. Metaforicamente, immaginiamo un videogioco a livelli di difficoltà crescente, dove nella migliore delle ipotesi prima di passare alla fase successiva, è stata portata a termine quella precedente senza pretesa di perfezione ma di adeguatezza.
Perché nasca una coppia intanto, non basta che due persone stiano insieme, hanno così solo determinato l’inizio di un’unione formale ma perché ci sia unione vitale, i due partner devono immaginare di guardare entrambi alla coppia come un terzo organismo vivente, da proteggere e tutelare responsabilmente, come fosse esso stesso il primo figlio, nel senso di procreazione di un progetto condiviso.
Scelto il partner il primo compito che i due dovranno eseguire consiste nel raggiungimento di un nuovo equilibrio tra l’investimento su se stessi, che c’era già indipendentemente dall’altro (lavoro, studio, hobby, amicizie, famiglia etc.) e il nuovo investimento sulla coppia in termini di tempo, spazio, energia, intenzione.
Già qui possono instaurarsi le basi di un cedimento strutturale, che se non si verifica nell’immediato lo farà più tardi. Quali sono gli errori comuni? Il più frequente è la rinuncia a se stessi in nome dell’amore, farsi da parte senza avvertire nemmeno sacrificio per il bene dell’altro. L’amore simbiotico non porta a crescita personale data l’interruzione dell’investimento personale, dunque non può portare alla crescita di coppia, costituita dagli stessi che si sono impoveriti nell’esperienza e nelle risorse. L’altro errore frequente è al contrario il mantenimento di un’insistenza rispetto alle proprie esigenze individuali senza tener conto dell’altro con cui abbiamo scelto d’impegnarci, dobbiamo considerarlo per quel che porta a sua volta di esigenza e differenza. I guai qui arrivano poi con l’inizio di una convivenza.
Altro compito è riuscire a mettere confini adeguati con la propria famiglia d’origine, non di rado incontro coppie in cui non sembra esserci molta lealtà e considerazione tra loro, di quanto non ne dimostrino ancora alla famiglia (vedi per fare un esempio un matrimonio organizzato dalla sposa e la sua mamma!). Questo non significa tagliare rapporti perché la propria famiglia è una straordinaria risorsa ma ad ognuno il suo ruolo! O si rischia di fare un matrimonio a tre, quattro, a seconda di quante persone si coinvolgono più del dovuto. Ancora una volta è la coppia a rimetterci, se non subito, poi.
Certo è che con l’arrivo dei figli, al contrario i confini con i nonni diventano all’inizio più sfumati data l’importanza della vicinanza e condivisione di un tale evento. In questo momento i due coniugi possono anzi devono, permettersi di distrarsi un attimo come coniugi per prendere la mira con la nuova condizione di genitori. Anche questo è un passaggio molto delicato, alcuni papà non ce la fanno a sopportare la frustrazione di una moglie impegnata a fare la mamma (molti tradimenti sono in questa fase), oppure il problema è che la mamma nel tempo è rimasta troppo sui figli e non si è più ricordata di essere anche una moglie. La coppia, inutile dirlo, così certamente si logora. I figli diventano via via la scusa più usata per continuare a rimandare l’occuparsi del partner e non avete idea di quanti ragazzi che mostrano sintomi importanti come anche l’anoressia, sono proprio l’espressione di problematiche famigliari e coniugali non affrontate adeguatamente.
Pensate che problema sia per i coniugi che per il figlio, quando questo crescendo deve potersi occupare di se stesso, realizzarsi, investire affettivamente a sua volta su un partner e lasciare il nido ma i genitori non riescono a fare un passo indietro (più spesso la mamma) per paura di perdere la loro principale funzione genitoriale. Non è un caso che molte separazioni arrivano con l’adolescenza dei figli.
Le sfide non finiscono certo qui, arrivano più tardi l’anzianità dei propri genitori che necessitano di assistenza, il pensionamento, la menopausa, i lutti e via dicendo.
Direi che non c’è tempo d’annoiarsi in questa vita.
Di seguito gli estratti VIDEO dalle puntate di Amore & Psiche *TV* sullo stesso argomento (cliccare sulle immagini).
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Buona Visione!