VIVERE A “TESTA BASSA”:L’ ASSERTIVITÀ

VIVERE A “TESTA BASSA”: TRA LA SOTTOMISSIONE E L’AGGRESSIVITA’ C’E’ L’ ASSERTIVITÀ

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Mi accade spesso di osservare nelle persone la difficoltà ad esprimere liberamente il “NO”.

Scatta cioè un meccanismo di pensiero che inibisce la cosiddetta ASSERTIVITÀ ”.

L’assertività è caratterizzata da COMUNICAZIONI APERTE, oneste, ferme ed appropriate. Non va confusa infatti con l’arroganza, perché essere assertivi significa comunque riconoscere esigenze, diritti e punti di vista altrui.

L’assertività per intenderci, si colloca nel mezzo dei due poli opposti della sottomissione e dell’aggressività.

E’ chiaro quindi che rappresenta un importante obiettivo terapeutico per la crescita della persona e il raggiungimento di una maggiore sana libertà di approccio alla vita.

Questa capacità RISCHIA DI VENIRE COMPROMESSA DA PENSIERI quali il timore che la franchezza offenda o che sia una minaccia alla propria immagine e reputazione, che sia da egoisti fare delle richieste, che non si vuole ferire con la propria sincerità e così via.

Gli autori Fensterheim e Baer tratteggiano quattro caratteristiche che ben rappresentano la PERSONA ASSERTIVA.

1. Si sente libera di esprimere la propria interiorità. In quello che fa e dice fa capire:
«questo sono io, ciò che sento dentro, penso e voglio».

2. Sa comunicare con diverse categorie di persone (amici, estranei, simili e diversi) in modo diretto, aperto, onesto e appropriato all’interlocutore.

3. È aperta alla vita e al cambiamento. Persegue ciò che vuole ed è disposta a pagarne il prezzo. Mentre la persona passiva attende che le cose capitino, questa assertiva fa in modo che capitino.

4. Agisce nel modo che lei stessa rispetta. Seppur sbagliando, crede nella bontà dei propri tentativi. Conserva il rispetto di sé indipendentemente dal risultato.

Se ti sei riconosciuto del tutto o in gran parte negli aspetti descritti buon per te! Continua così.

Se senti invece che c’è un bel divario tra il tuo atteggiamento esistenziale e l’espressione assertiva, per il tuo ben-essere consiglio di iniziare a fare piccole esperienze di maggiore apertura all’inizio prendendoti del tempo “non lo so… ci devo pensare… vediamo” e poi in seguito “credo di no… la penso diversamente… non ne sento l’esigenza… non è un mio bisogno”.

UN SOSTEGNO PSICOLOGICO O UNA PSICOTERAPIA, può essere utile nei casi di grande remissività, dove accade spesso che il disagio protratto si manifesta anche con il CORPO; gastrite, colite, tensioni muscolari, cefalea, problemi al fegato.

Dott.ssa Claudia Martorano

About Claudia Dott.ssa Martorano

Psicologo Psicoterapeuta. Esperta e cultrice della propria materia, ne divulga con passione i contributi più importanti e rivoluzionari. Riceve a Siena, in v.le Toselli 43 - Studio Medico 2 Ponti

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